Come ben sai, la figura di Gesù continua a rimanere attuale nonostante il trascorrere inesorabile del tempo, non tanto per le sue opere ma soprattutto per le sue parabole.
Le storie che raccontava alle persone che incontrava nel suo cammino facevano compiere un viaggio introspettivo nelle persone davvero micidiale.
Nella sua semplicità Gesù trasmetteva una potenza inaudita.
Sicuramente è stata una figura carismatica e persuasiva che sommata alle sue capacità oratorie riusciva a influenzare il pensiero di decine di centinaia di persone facendo capire l’importanza del regno di Dio attraverso le storie.
O per meglio definirle, parabole.
Nell’ebraismo rabbinico le parabole erano molto comuni nella predicazione e nell’insegnamento e fu questa appunto la forma originale dell’insegnamento di Gesù
Questo era il suo modo di fare religione [ dal latino religio-onis che significa tenere legato ] e di diffondere la fede nelle persone, tenendole ancorate ad essa.
In fondo il suo scopo era questo, fondare una chiesa nuova e un nuovo percorso per divulgare che gli uomini sono i figli di Dio e che mediante la fede essi possono effettivamente realizzare questa verità nobilitante e farne l’esperienza quotidiana.
Ed è stato davvero molto abile nel farlo.
Che maestro incredibile!
Ed oggi con te ho preso esattamente spunto da una delle sue parabole più famose per mostrarti come puoi liberarti in modo semplice e veloce dal demone numero uno che continua a rendere un inferno le tue giornate anche se porti sempre con te un amuleto benedetto.
L’atroce paura di sbagliare e le 4 terrificanti conseguenze INVISIBILI che ti colpiscono la mente rendendoti praticamente INERME di fronte anche a situazioni di pericolo di morte ISTANTANEO
Immagina di essere un artificiere della NASA.
Hai una tuta bianca ed arancione con le strisce catarifrangenti.
È notte fonda.
I fari sono puntati su di te.
Sei tu ed un ordigno dalla potenza devastante.
Lo devi fermare.
Il timer conta 98 secondi prima di provocare solo morte e distruzione.
Non c’è nessuno lì con te.
O forse sì ma non ci fai caso.
Come nei più famosi film americani, l’ordigno ha 27 fili diversi ma SOLO uno è quello che può arrestare la devastazione più micidiale di sempre.
Solo uno.
Forse sai qual è il cavo da tagliare ma non sei sicuro.
Ad un tratto un pensiero d’insicurezza prende il sopravvento e ti ferma.
Pensi. Pensi e ripensi.
“Sarà questo o quell’altro?”
“E se poi non è quello giusto? Che ne sarà di questo mondo? Tutta la responsabilità grava sulle mie spalle.”
“Oddio non posso sbagliare. Non DEVO sbagliare.”
10 secondi.
“Cazzo!”
…
Il tuo corpo diventa così matido di sudore che dentro a quella tuta ci stai facendo la sauna.
La visiera del casco diventa appannata per via del tuo fiato.
5 secondi.
…
3 secondi.
…
Non riesci a muoverti.
Sei dannatamente paralizzato.
…
0 secondi.
Fermo, non è successo nulla (per fortuna) ma questo è esattamente quello che succede ogni volta che sei di fronte ad una decisione e rimani paralizzato come se il tuo cranio fosse stato appena colpito da un virus fulminante
È così.
Non sai esattamente cosa succede.
È come se entrassi in uno stato d’incoscienza forzata che manda in corto circuito i tuoi neuroni al punto tale che sono praticamente inermi dal trasmettere qualsiasi segnale.
Anche il più banale.
Sembra che le azioni vitali siano arrestate.
Pazzesco.
E tutto questo perché succede?
Per un virus fulminante che prende il nome di “Pensiero”.
Sì, un solo e banalissimo pensiero.
Peccato che in realtà ogni pensiero ha una maschera.
Seguimi.
Ti spiego meglio a cosa mi riferisco con una parobola.
Presente le parabole di Gesù, tipo questa del seminatore?
«Gesù si mise di nuovo a insegnare presso il mare. Una gran folla si radunò intorno a lui. Perciò egli, montato su una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la folla era a terra sulla riva.
Egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo insegnamento:
«Ascoltate: il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. Un’altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma quando il sole si levò, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. Un’altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa non fece frutto. Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno». Poi disse: «Chi ha orecchi per udire oda». Quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono sulle parabole. Egli disse loro: «A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori, tutto viene esposto in parabole, affinché: “Vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non comprendano; affinché non si convertano, e i peccati non siano loro perdonati”». Poi disse loro: «Non capite questa parabola? Come comprenderete tutte le altre parabole? Il seminatore semina la parola. Quelli che sono lungo la strada, sono coloro nei quali è seminata la parola; e quando l’hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata in loro. E così quelli che ricevono il seme in luoghi rocciosi sono coloro che, quando odono la parola, la ricevono subito con gioia; ma non hanno in sé radice e sono di corta durata; poi, quando vengono tribolazione e persecuzione a causa della parola, sono subito sviati. E altri sono quelli che ricevono il seme tra le spine; cioè coloro che hanno udito la parola; poi gli impegni mondani, l’inganno delle ricchezze, l’avidità delle altre cose, penetrati in loro, soffocano la parola, che così riesce infruttuosa. Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra sono coloro che odono la parola e l’accolgono e fruttano il trenta, il sessanta e il cento per uno». »
Probabilmente ti stai chiedendo dove sia il nesso ma non preoccuparti, presto te lo rivelo.
In questa semplice e banalissima parabola, in realtà c’è una lezione (in realtà 4) che voglio assolutamente svelarti.
Ricorda una delle ultime volte che sei rimasto bloccato di fronte ad una scelta. Come l’artificiere.
Anche se apparentemente il tuo blocco emotivo non ha provocato morte o distruzione, sicuramente ti ha impedito di aumentare la tua autostima, percezione di te e soprattutto quel senso di controllo di te stesso.
È importante.
Conoscersi sta alla base della realizzazione personale.
Anche io come te ho i miei limiti e so esattamente cosa mi succede quando per qualche ragione mi s’insinua nella mente uno di quei pensieri mostruosi che va a sabotare non solo la mia mente ma anche le mie intere giornate.
Ed è qui che mi rendo conto del fatto che i pensieri hanno delle maschere.
Ti è mai capitato d’iniziare con il piede giusto per poi ritrovarti depresso, sconsolato e con una voglia sotto zero di voler fare qualsiasi cosa anche la più banale?
A me sì.
Molto probabilmente anche a te.
E fa male. Ti senti affranto, deluso e amareggiato come se tutto il mondo ce l’avesse con te.
Nella tua mente, quel singolo pensiero si è trasformato in qualcosa di veramente enorme. Più grande dell’universo intero.
Ed era qui dove ti volevo portare.
La nostra mente non ha confini di pensiero ed immaginazione e questo può essere una cosa davvero GRAVE (se non sai come gestirla)
Se non fai attenzione a quello che metti dentro quelle 4 mura di cranio rischi davvero di vivere (nel tuo immaginario) delle situazioni che nemmeno sono minimamente reali.
È pazzesco ma la nostra mente funziona esattamente così.
Conoscere i suoi principi di funzionamento è quello che ti serve se non vuoi sprofondare nelle tenebre della paralisi ogni qual volta entra in campo lui, il pensiero distruttivo.
Ma permettimi di andare più sul sodo perché fino ad ora sono stata fin troppo vaga.
Quando la tua mente viene inquinata da un pensiero demotivante, oscuro e demolitore ecco che tu inizi a vedere tutto nero, completamente nero.
Ed anche se per fortuna ci fosse qualcuno che lì vicino a te cerca in qualche modo di riaccenderti la luce del pensiero positivo e motivante… Niente da fare. A volte è così buio che nemmeno una torcia di un cellulare riesce a farti vedere più lontano dal palmo del tuo naso.
È pazzesco lo so ma è così.
Perché succede questo?
Hai sviluppato un’abilità segreta nell’amplificare un minimo pensiero in qualcosa di completamente devastante senza nemmeno sapere come si fa ma che purtroppo però ti sta martoriando l’anima.
Non ha senso andare avanti così.
Devi ascoltarmi tu che hai orecchie per udire.
Partiamo del presupposto che non è colpa tua.
Davvero.
Non addossarti colpe che non hai, non serve.
Fustigarsi con 30 colpi di ascia non cambia le cose. Le peggiora soltanto.
Quindi smettila di pensare che non potrai cambiare mai e poi mai la tua situazione perché in realtà devi solamente cambiare il terreno.
Nulla di più facile.
Presente la parabola del seminatore?
Ecco, in questo preciso momento il terreno mentale sul quale fai germogliare i semi è quello migliore.
Sì perché altrimenti non si spiegherebbe come mai ogni cosa che pensi si tramuta in uno scenario devastante.
Ma allora dove sta il problema?
Nel cosa semini.
Ed ora che voglio mostrarti le 4 TERRIBILI CONSEGUENZE verso le quali vai incontro ogni volta che semini il germoglio inquinato
Partiamo!
#1 – Aumenti l’ansia
Ti sei mai osservato quando nella tua mente nasce un germoglio mutoide?
Diventi un’altra persona.
Non sai come agire.
Non sai cosa fare.
Il tuo respiro diventa affannoso.
Sembra l’unica funzione vitale che in qualche modo fa il suo corso mentre il cervello continua a rimanere praticamente paralizzato.
A questo poi si associa…
#2 – L’Insicurezza
E adesso cosa faccio?
Se un attimo fa avevo detto che il cervello sembrava quasi spento, in realtà funziona. Ma solo in parte.
È come se avesse dei fermi. Delle catene che lo tengono praticamente imprigionato.
Non hai più dei criteri di confronto per capire se quello che stai facendo è corretto oppure no. Non sai nulla.
C’è solamente della gran nebbia dentro di te.
È così fitta da rendere praticamente (apparentemente) rischiosa ogni decisione. Sembra un salto nel vuoto.
Così inizi a fantasticare su cosa succederà se fai quell’azione.
Infatti a questo si associa…
#3 – La Distorsione della realtà
Tutto è diventato deforme.
Scenari che fino un istante prima sembravano praticamente sicuri, ora non lo sono più. Qualcosa è scattato nella tua testa al punto tale da non capirci praticamente più nulla.
È devastante.
Ma lì per lì non te ne rendi conto perché non hai una telecamera che ti osserva.
Non riesci a capire esattamente come ti comporti.
Non ce la fai ad essere così dannatamente autocritico.
Avresti bisogno di una mano altrui ma ormai…
#4 – Sei Diventato schiavo delle tue paure
Questo non può succedere!
Non deve succedere!
Mina completamente la tua vita e quella delle persone a te care.
Cambia tutto.
I tuoi modi, quei modi vanno a devastare una vita normale rendendola praticamente un totale inferno.
È incredibile come tutto questo nasca dal terreno fertile che solamente questi pensieri riescono a scovare.
Tu sei un ostaggio inerme ed imbavagliato che non riesce a fare praticamente nulla.
Quanto più questo ti succede spesso, quanto più ti addentri all’interno di un imbuto senza via di scampo.
Inconsciamente accetti tutto questo e ne rimani ancorato.
Tanto è sempre andata così, non è possibile cambiare.
Ormai è troppo tardi, mi devo rassegnare.
Invece…
Frantuma come le fauci di un T-Rex lo scheletro di Godzilla come se fosse un ammasso gelatinoso delle tue paure grazie a questi 3 consigli direttamente dalla scrivania di Gesù
Hai più o meno immaginato nel tuo cranio l’immagine che ho cercato di proiettarti in mente?
Ecco, questo è quello che devi cercare di fare anche tu ogni volta che sei di fronte alle tue paure.
Bando alle ciance ecco a te i 3 consigli direttamente da Gesù.
#1 – Dai un volto alla tua paura
Se non conosci in faccia il tuo avversario è davvero difficile riuscire a capire come renderlo tuo alleato.
Sì, hai visto benissimo.
Non devi vedere la paura come un mostro incappucciato dal quale sparire a gambe levate a più non posso.
Affrontalo.
Guardalo.
Studialo.
Definiscilo.
Se non fai questo primo passaggio non riuscirai mai e poi mai a cambiare terreno di gioco ogni volta che s’insedia nella tua mente un pensiero.
Ricorda la parabola.
Ci sono diverse tipologie di terreno sulle quali seminare. Tutte vanno bene e nessuna è corretta. Dipende dallo scopo.
Se ogni volta che ti appare una paura tu la getti nel terreno fertile… Addio…
Però a volte è invece la cosa giusta da fare.
Perché?
#2 – Avere paura può salvarti la vita (non sempre)
Lo so, è un controsenso bello e buono con quanto ti ho svelato fino ad ora ma se ti trovi in una situazione di pericolo dove per esempio c’è un ordigno che sta per esplodere, se ti comporti come se avessi fumato una canna… beh credo che in quel caso la paura poteva essere il tuo miglior alleato.
Capisci quello che sto cercando di dirti?
Non vedere tutto nero o tutto bianco.
Utilizza le sfumature assieme ad un tocco di razionalità per evitare di precipitare subito nella trappola delle emozioni negative.
Devi sapere che ogni emozione è VITALE per la nostra vita. Servono per farci crescere e soprattutto mostrarci le cose da altri punti di vista.
Installa quindi un dispositivo anti blackout per la tua mente.
Se riesci a guardare in faccia la paura, non avrai timore del buio. Rimarrai concentrato e lucido anche se al momento non vedi nulla.
Un modo efficace per ottenere questo risultato è respirando intensamente, utilizzando il diaframma e non il petto ( se non ti riesce mettiti a 4 zampe come un quadrupede e viene da sé )
I respiri profondi aiutano la tua mente a rimanere ben ossigenata evitando così che la paura prenda il sopravvento nel giro di pochissimi istanti.
Mi prometti che farai questo esercizio le prossime volte che ti trovi in questa situazione?
#3 – Trasforma la paura nel tuo miglior carburante
Questo passaggio non è immediato ma se sei una persona tenace e resiliente, sono certo che ce la farai. Già lo sei, anche se non lo sai per il sol fatto di essere arrivato fino a qui.
Quello che devi fare è davvero semplice.
Più di quanto pensi.
Hai mai sentito dire di persone che hanno salvato diverse vite solamente perché stimolate da un senso di paura? ( è successo proprio ieri )
Sicuramente sì.
Magari non hai ben capito quale fosse questo “senso di paura”, fatto sta che hanno compiuto dei gesti davvero eroici.
Lodevoli.
Probabilmente hai subito pensato che si trattasse di persone incredibili ma in realtà posso dirti in tutta sincerità che sono persone come te.
Magari non hanno la stessa tua fisionomia ma provano le stesse identiche emozioni.
L’unica differenza sta nel come le trasformano.
Ecco, questo dettaglio dipende dal contesto in cui ci si trova e a volte, se ti ritrovi a salvare delle persone può essere anche per non rischiare di finire all’inferno con il rimorso di non aver fatto praticamente nulla.
Anche questa è una paura se ci pensi.
Sei d’accordo?
Se ci pensi la paura è proprio la prima emozione che proviamo quando veniamo al mondo, ed è anche quella che regola da subito il nostro istinto di sopravvivenza.
Nel tempo poi ci abituiamo ad altre emozioni che ci danno una falsa sicurezza, e forse proprio per questo rifiutiamo la paura.
Ecco…
Raggiungere questa capacità di risposta immediata senza rimanere praticamente pietrificati, dipende da due fattori:
- Accettare la paura
- Affrontarla
Senza questi due passaggi è praticamente impossibile pensare di trasformare in carburante esplosivo il demone oscuro che fino ad ora continua a tenerti sotto scacco.
Demolisci queste catene una volta per tutte.
Fallo per te e per le persone a te care.
E se non l’hai ancora fatto scopri come evitare questo sforzo prendendo una via sicura, tracciata e sgombra da ostacoli che io stessa ho preparato per te.
Guarda di cosa si tratta, clicca qui.
Clara
P.S. A proposito… Siccome ho trattato un argomento piuttosto delicato, ci tengo a scoprire il tuo punto di vista. Per me è molto importante (ma anche per i lettori che mi seguono) quindi scrivi qui sotto cosa ne pensi. La tua opinione è per me molto importante.
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