Oggi voglio raccontarti la storia di un mio amico, imprenditore come me.
Lui è uno di quelli sempre di corsa, dinamico e di poche parole.
E’ un grande lavoratore e devo essere sincera, è anche una brava persona. E non lo dico perché è un mio amico, ma lo conosco da tempo ed è realmente una persona affidabile. Ma è diffidente, parla poco e fa sempre di testa sua.
Era parecchio tormentato da tempo, non avevo idea del motivo.
Un giorno ha finalmente deciso di confidarsi con me, ha chiesto il mio parere come amica di vecchia data, ma anche come imprenditrice da più di 20 anni.
Quale era il problema che lo angosciava tanto?
Lui ha una serie di agenzie immobiliari. Da ragazzo era molto abile nella vendita e nel trattare con il clienti. Un vero mago nel fare gli affari. Quando ha deciso di investire ha aperto varie sedi della sua agenzia, dando il lavoro a circa una decina di persone.
Il problema è che da quando ha iniziato a far lavorare altre persone l’attività sta andando in crisi. Non ha più il controllo di quello che accade ed è molto deluso dai suoi collaboratori.
Inoltre sta accadendo una cosa che non sa spiegarsi: i suoi dipendenti iniziano a lavorare e dopo pochi mesi danno le dimissioni.
Eppure sono tutti assunti in regola e li paga puntualmente.
Non si sa dare una spiegazione. Questo via vai di personale gli sta creando parecchie rogne, i nuovi assunti sono sempre da formare da zero e si vengono a sommare gli errori di tutti.
Mi ha chiesto un parere e l’ho fatto parlare.
Molti di voi potrebbero pensare che il problema sono i dipendenti inaffidabili e invece ho scoperto una cosa…
Tutto partiva da lui, e sai perché?
Perché commetteva sistematicamente i seguenti 3 errori:
1.Era completamente assente nelle sedi delle agenzie, non dava indicazioni di massima sugli obiettivi da seguire, né periodi di riferimento da rispettare per le scadenze;
2.Delegava l’attività al 100% al personale senza averlo adeguatamente istruito, abbandonando così le persone nella gestione di un’attività che non erano preparate a seguire;
3.Non coordinava tanto meno le mansioni tra i dipendenti, si creavano così sovrapposizioni di ruoli e responsabilità poco chiare. Il tutto rendeva l’ambiente di lavoro teso e confuso.
Ha così aperto gli occhi. Ci è anche rimasto un po’ male.
Lu era convinto di fare la cosa giusta, pensava che lasciare i dipendenti liberi al 100% avrebbe permesso loro di essere meno stressati e senza pressione da parte del “capo”.
Ma i fatti parlano da soli. E allora gli ho voluto dare questi 4 consigli:
1.Impara a comunicare con il tuo gruppo di lavoro. Devi saper definire gli obiettivi e le scadenze;
2.Impara a fare formazione del personale. Non abbandonare i tuoi dipendenti ma cerca di fornire loro tutti gli strumenti per poter lavorare serenamente e con consapevolezza;
3.Impara a motivare il personale. Lo stipendio non basta. Devi gratificare le persone per i successi ottenuti e fornire soluzioni alternative quando le cose non vanno bene. Devi costruire una squadra, proprio come in uno sport.
4.Impara a distribuire bene i ruoli in base alle caratteristiche dei tuoi collaboratori. Devi fare leva sulle potenzialità delle persone che lavorano per te.
Gli ho proposto di utilizzare Psyquest per rimettere ordine nelle sue agenzie.
Psyquest migliora lo scambio e rende fluida la comunicazione, e aiuta gli imprenditori a fornire attenzioni di qualità ai dipendenti.
Pensa che sono proprio le attenzioni che fanno la differenza nella percezione delle persone, perché possono stimolare l’essere e di conseguenza il fare, migliorando così le prestazioni lavorative.
Come imprenditore Psyquest è uno strumento straordinario per gestire con efficienza lo staff, raggiungendo tutti gli obiettivi che ti sei prefissato.
Come è andata a finire?
Sono passati alcuni mesi e le attività vanno meglio. Ha seguito i miei consigli e con l’aiuto di Psyquest ha potuto organizzare il lavoro distribuendo le mansioni in modo ottimale tra le persone che lavorano con lui.
Anche l’armonia interna tra i colleghi sembra migliorata.
Terrò monitorata la situazione dall’esterno, ma la cosa che più mi ha dato soddisfazione è stata vedere lui che da solo e in totale autonomia applicava quanto gli avevo indicato.
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